04 di maggio, 2020
“Questo è un momento doloroso: il Santuario esiste per accogliere i pellegrini e non poterlo fare è motivo di grande tristezza”Il rettore del Santuario invita i pellegrini a non recarsi al Santuario. Il 12 e 13 maggio devono essere vissuti a casa, in un clima di preghiera
Per la prima volta nella sua storia il Santuario di Fatima celebrerà i giorni 12 e 13 di maggio senza pellegrini presenti nei suoi spazi, in seguito alle risoluzioni sanitarie imposte dalle autorità a causa della pandemia provocata dal Covid-19. “Questo è un momento doloroso: il Santuario esiste per accogliere i pellegrini e non poterlo fare è motivo di grande tristezza; ma questa decisione è anche un atto di responsabilità verso i pellegrini, difendendo la loro salute e il loro benessere”, riferisce il rettore del Santuario di Fatima in un messaggio indirizzato a tutti i pellegrini. “Prendere adesso questa decisione dolorosa significa cercare di creare condizioni per poter riprendere, il più rapidamente possibile, i pellegrinaggi a questo luogo”, sottolinea. Padre Carlos Cabecinhas lascia anche un appello a tutti coloro che, anno dopo anno, si dirigono a Fatima, o che quest’anno avevano l’intenzione di farlo. “In questo mese di maggio, vi chiediamo di non venire il 12 e 13, ma che facciate questo pellegrinaggio con il cuore e che seguiate la trasmissione delle celebrazioni attraverso i mezzi di comunicazione sociale, internet, le reti sociali, invita il rettore. Le celebrazioni si svolgeranno nella Spianata, che sarà chiusa a causa delle norme sanitarie definite dal Governo nel contesto della dichiarazione dello Stato di Calamità pubblica, in collaborazione con la Conferenza Episcopale Portoghese e che impediscono le celebrazioni religiose con la presenza dei fedeli. Per sopperire a questa impossibilità dei pellegrini di recarsi alla Cova da Iria, il rettore del Santuario li invita a compiere un percorso spirituale partendo da una proposta concreta di preghiera per ogni giorno, che si può trovare nel sito del Santuario in www.fatima.pt e nelle reti sociali del Santuario, a partire dal pomeriggio di questo lunedì e, quotidianamente, fino al 13 maggio. “Non possiamo contare sulla vostra presenza fisica, ma vorremmo contare su di voi. Poiché non si compie un pellegrinaggio solo a piedi, ma anche con il cuore, vi proponiamo di compiere con noi un pellegrinaggio con il cuore: un pellegrinaggio a tappe, dal 4 al 13; un pellegrinaggio nel quale il cammino non è fisico, ma interiore”, afferma padre Carlos Cabecinhas, invitando i pellegrini ad accendere, tutti i giorni sulle finestre delle proprie case, una candela, uno dei gesti più significativi di Fatima. “Che, ogni giorno, ciascuno faccia un momento di riflessione e preghiera, secondo le proposte che forniremo; e che, ogni sera, accenda alla finestra una candela, fino alla processione delle candele del 12. Faremo così, una bella processione delle candele, diffusa per tutti i luoghi dove vivete e vi trovate”. Nel messaggio il rettore saluta anche i vari gruppi di pellegrini che hanno dovuto cancellare il pellegrinaggio a Fatima in questo mese di maggio, circa trecentocinquanta, da tutto il mondo, inclusi molti portoghesi che lo avrebbero percorso a piedi e che quest’anno non lo potranno fare. “Desidero salutare tutti coloro che, abitualmente, anno dopo anno, si fanno pellegrini di Fatima: sentiamo la vostra mancanza! Ma saremo uniti nella comune preghiera. Saluto anche tutti coloro che desideravano essere presenti, quest’anno, qui nel Santuario: pregheremo per tutti voi!” Il messaggio termina con un appello: “Preghiamo la Signora del Cuore Immacolato – Nostra Signora del Rosario di Fatima – invocando anche l’intercessione dei Santi Pastorelli, perché possiamo tornare a riunirci, a breve, per celebrare con gioia la nostra fede e per pregare insieme, in questo Santuario, per noi e per l’umanità intera”. Le celebrazioni con la presenza fisica di pellegrini nella Cova da Iria, e in tutte le chiese portoghesi, saranno riprese solo il prossimo 30 maggio. Fino ad allora il Santuario riprenderà la sua attività riaprendo già a partire da lunedì prossimo i luoghi di culto, per visita e preghiera, ma senza celebrazioni comunitarie e senza la presenza fisica di pellegrini evitando, d'altronde, grazie alla sorveglianza, la concentrazione di pellegrini nello stesso spazio. Anche l’edificio della Rettoria riprenderà la sua attività con gli orari abituali, così come le unità commerciali che riprenderanno a funzionare. Gli spazi occupati dai Musei saranno aperti al pubblico a partire dal prossimo 19 maggio. Per rendere i luoghi del Santuario di Fatima più accessibili alla visita dei pellegrini, l’istituzione ha adottato un insieme di misure preventive e di riduzione del rischio di contagio, sia per i cooperatori che per i pellegrini, che devono essere compiute integralmente, come l’uso della mascherina in spazi chiusi, il lavaggio frequente delle mani, mantenere la distanza fisica e il controllo degli accessi agli spazi chiusi del Santuario come Basiliche, Cappelle e spazi commerciali. Dal pomeriggio del 12 fino alla tarda mattinata del 13 ai pellegrini non sarà consentito l’accesso in alcuno spazio del Santuario.
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