Il Pellegrinaggio di Maggio ha riunito circa 450mila fedeli e ha lasciato un forte appello alla pace

Il Pellegrinaggio di Maggio ha riunito circa 450mila fedeli e ha lasciato un forte appello alla pace

“È stato un grande pellegrinaggio, un momento intenso di festa”, riferisce il rettore del Santuario di Fatima, a bilancio di due giorni di celebrazioni.

Né il freddo, né la minaccia della pioggia hanno scoraggiato i 450mila fedeli che hanno partecipato alle celebrazioni del Pellegrinaggio Internazionale Anniversario di Maggio nella Cova da Iria. La notte del 12, 250mila persone hanno partecipato alla fiaccolata. Il 13, 200mila fedeli hanno assistito al rosario, alla messa e alla processione dell’Adeus.

“A Fatima, Il pellegrinaggio del 12 e 13 maggio è il più grande e significativo di tutto l'anno e questo pellegrinaggio lo ha dimostrato ancora una volta. La folla di pellegrini presenti ha superato le nostre aspettative”, riferisce il rettore del Santuario di Fatima, padre Carlos Cabecinhas, nel bilancio dei due giorni di celebrazioni.

Oltre a questi numeri di presenze fisiche, ce ne sono altre migliaia che, in tutto il mondo, hanno assistito alle trasmissioni online e attraverso la televisione.

“È stato un grande pellegrinaggio, un momento di festa intenso, in cui sono stati presenti alcuni dei grandi drammi e tragedie che colpiscono l'umanità, ma anche le sofferenze e la gratitudine di ciascuno dei pellegrini presenti”, considera il rettore del Santuario.

Padre Carlos Cabecinhas è altrettanto colpito “dalla quantità di persone che hanno compiuto a piedi il pellegrinaggio fino a Fatima, soprattutto giovani”.

Questi 12 e 13 maggio sono stati anche marcati da un forte appello alla pace. Questo messaggio è stato presente nelle parole di Monsignor José Ornelas, vescovo della Diocesi di Leiria-Fatima, sia nella conferenza stampa di presentazione del pellegrinaggio, domenica, sia nelle parole di congedo ai pellegrini, al termine della grande celebrazione del 13.

L'appello alla pace è stato ribadito dal presidente del pellegrinaggio, il Cardinale Juan José Omella che, tralasciando il testo che aveva preparato, ha scelto di “parlare con il cuore”, dicendosi commosso dalle persone che ha visto piangere, il giorno precedente, durante la fiaccolata.

A sua volta, la numerosa folla che componeva l'assemblea della Cova da Iria è apparsa sempre molto partecipe e coinvolta nella celebrazione, sottolineando con frequenti applausi le parole e i saluti che più hanno toccato i cuori.