13 di maggio, 2019

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Il Cardinal Tagle ha esortato i pellegrini a “vivere come Gesú”, partendo dall'esempio di Maria

Nel corso dell'omelia della Messa dello scorso 13 maggio, l'arcivescovo di Manila ha ricordato  Maria ed ha sfidato i cristiani a concretizzare il Vangelo nelle proprie vite

 

Il motto per la Messa che ha concluso il Pellegrinaggio Internazionale Anniversario, alla fine della mattinata di oggi, é stato lanciato dal commentatore della celebrazione, pochi istanti prima dell'Eucaristia, mentre la portantina della Madonna percorreva il Recinto di Preghiera, in processione, sotto l'occhio attento di più di 200 mila pellegrini presenti.

“Dopo la celebrazione del Centenario delle Apparizioni, il Santuario invita a riconoscere il tempo che stiamo vivendo come di grazie e misericondia, doni che Dio ci continua ad offrire qui a Fatima, dalle mani di Maria. Quest'anno, rendiamo grazie soprattutto per il pellegrinare nella Chiesa, in quanto popolo santo di Dio, che riconosce nella Madre di Gesù il figlio di Dio, la sua propria madre spirituale” si è sentito nel Recinto di Preghiera, fra due cantici mariani.

Nell'omelia della Messa che ha concluso il primo pellegrinaggio anniversario del 2019, il cardinale D. Antonio Tagle, che ha presieduto la celebrazione, è partito dall'esempio della vita della Madonna per esortare i pellegrini a concretizzare il Vangelo nelle proprie vite.

Basandosi sul Vangelo proclamato, che ha messo in rilievo la benedizione della maternità divina della Madonna, il cardinale filippino ha evidenziato “un aspetto della maternità di Maria”: la sua obbedienza, nella fede, alla parola di Dio.

“la maternità di Maria è stata un atto di fede, nell'accettare l'invito di Dio ad essere la madre del Figlio Suo. La risposta di fede che Maria ha dato alla parola di Dio, mettendo in pratica questa fede, ha completato la benedizione divina stessa.”

Nel presentare Maria come il “modello che insegna ad incontrare il cammino della benedizione veritiera” il presidente della celebrazione ha avvertito i pellegrini del pericolo delle realtà che, nel mondo moderno, inducono all'idea errata di una vita 'benedetta': i soldi, la moda, l'influenza ed i beni materiali, lanciando un appello ai genitori ed agli adulti affinché assumano “con serietà e responsabilità l'educare i propri figli nella fede”.

Concludendo il Cardinale D. Antonio Tagle ha rinforzato l'invito ai pellegrini ad ascoltare la “chiamata di Dio” come la vera benedizione, attraverso l'ascolto della Sua Parola e della concretizzazione della Sua volontà.

“Non vi è maggior benedizione che essere chiamati da Dio a servire Gesù, a fare di Gesù un conoscente, amato e servito. Questo si verificherà solamente se, come Maria, siamo attenti alla Parola di Dio, se riceveremo Gesù nella nostra vita e se vivremo come ha vissuto Gesù”, ha affermato l'arcivescovo di Manila.

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“La maturità della fede” dei malati e “l'allegra testimonianza di fede” dei pellegrini elogiati

Durante il momento di Adorazione e Benedizione Eucaristica, la Sorella Angela Coelho, direttrice della Fondazione Francesco e Giacinta Marto, si è rivolta in particolare ai malati, elogiando la loro “maturità di fede” ed il loro esempio di “fiducia in Dio, malgrado le difficili circostanze della vita”, assicurando l'intercessione di Lucia de Jesus e dei Santi Pastorelli, ai quali è stato rivolto, in questo Pellegrinaggio, il secondo anniversario della canonizzazione.

Al vescovo di Leiria-Fatima è spettata l'ultima parola di questo Pellegrinaggio Internazionale Anniversario. Il Cardinale D. Antonio Marto ha ringraziato la presenza del suo omonimo filippino.

Al vescovo di Leiria-Fatima è spettata l'ultima parola di questo Pellegrinaggio Internazionale Anniversario. Il Cardinale D. Antonio Marto ha cominciato con il felicitarsi per “l'allegra testimonianza di fede” dei pellegrini presenti, per sottolineare le parole del suo omonimo filippino, del quale ha ringraziato la presenza ed il messaggio.

“Sebbene proveniente da latitudini differenti, qui facciamo l'esperienza di far parte di un unico popolo che, assieme a Maria, peregrina nel cammino di speranza e pace. Maria ci mostra cos'è questa benedizione in ciascuno di noi, come persone singole ed anche come popolo che è benedetto da Dio con il dono del Suo amore, della Sua tenerezza, della Sua misericordia, della Sua luce, del Suo conforto e della Sua forza, per rigenerare la nostra fede”, ha affermato il prelato.

Nell'abituale messaggio ai più piccoli, il vescovo di Leiria-Fatima ha lanciato l'invito ai più giovani per partecipare al Pellegrinaggio dei Bambini nel Santuario di Fatima, il 10 giugno.

L'intervento del cardinale portoghese si è concluso con un'Ave Maria per il Santo Padre, riferendosi in modo speciale agli infermi presenti in un messaggio nelle cinque lingue del Santuario di Fatima.

Fra i cantici che hanno animato la celebrazione, si sottolinea il “Chi vi ha scelto”, intonato durante la Presentazione dei Doni, composizione che fa parte degli inni della Liturgia delle Ore del nostro Paese e che comprende un poema di Frate Agostino da Cruz, importante poeta cristiano di cui si celebra il IV centenario dalla morte, nell'anno 2019.

Hanno concelebrato la Messa 310 sacerdoti, 24 vescovi e 3 cardinali.

Hanno partecipato alla Messa che ha concluso il Pellegrinaggio Internazionale di maggio, che ha evocato la prima Apparizione della Madonna nella Cova da Iria, 202 gruppi di pellegrini di 40 paesi.

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