12 di ottobre, 2015
Nella notte del 12 ottobre, il Cardinale Giovanni Battista Re ha approfittato dell’omelia per indicare alcuni“segnali preoccupanti del futuro in pericolo” portando esempi di “ varie crisi attuali”. Il Prefetto Emerito della Congregazione dei Vescovi ha ricordato “ la crisi economica e finanziaria che da molti anni pesa sulle famiglie”, collegata alla crisi morale e alla crisi sociale, che porta con sè tanti problemi”, e ha sottolineato che “ alla base di queste crisi ce n’è una che è la radice di tutte le altre: la mancanza di Dio”. Il Cardinale ha continuato dicendo che “senza Dio, l’uomo e la donna non hanno più principi fondamentali che illuminano il cammino della vita”, mettendo in rilievo che “quando Dio perde il posto centrale che Gli compete, anche l’uomo perde il suo posto”. Questo perchè, come ha detto, “ lontano da Dio, l’essere umano si perde, rimanendo alla mercè di egoismi personali e interessi di gruppi”. Focalizzando specialmente il problema della mancanza di fede, Sua Eminenza Giovanni Battista Re ha ricordato che “ il Vangelo ci ha portato col pensiero fino al tempio di Gerusalemme”, che Cristo ha trovato “trasformato in un covo di affari e di commercio”. Il Cardinale ha approfittato di questo passaggio per chiedere ai pellegrini di interrogarsi sul “ posto che Dio occupa nel nostro cuore e nella nostra vita”, mettendo in guardia sul pericolo di quando “ Dio diventa l’ultima delle nostre preoccupazioni”. Sua Eminenza Giovanni Battista Re ha ricordato anche l’omelia della beatificazione dei pastorelli Francesco e Giacinta Marto, del 13 maggio del 2000, occasione nella quale il Papa Giovanni Paolo ll ha detto che “quanti accolgono questa presenza ( di Dio ) diventano dimora (.....) dell’Altissimo”. |