25 di maggio, 2012
| Mons. Josè Manuel Garcia Cordeiro, Vescovo di Bragança-Miranda, presiede il pellegrinaggio internazionale anniversario del 12 e 13 giugno. Mons. Josè Cordeiro è il 44º Vescovo della diocesi di Braganza-Miranda, è il più giovane dei vescovi portoghesi, ha compiuto 45 anni il 29 maggio scorso. In alcune dichiarazioni alla Sala Stampa del Santuario di Fatima parla della devozione mariana della sua diocesi e anticipa il messaggio che porterà a Fatima. Sottolineando la “grande gioia e l’onore” per l’invito a presiedere il pellegrinaggio, Mons. Josè Cordeiro sottolinea l’amore che le persone del nord del Portogallo nutrono per Maria. Egli afferma anche che: “la geografia della diocesi di Bragança-Miranda è profondamente mariana, con più di 70 santuari e 64 parrocchie dedicate alla Madonna . E credo che non ci sia nessuna chiesa o cappella che non abbia la statua della Madonna di Fatima. Il messaggio di Fatima è particolarmente presente, basta pensare al Santuario diocesano del Cuore Immacolato di Maria di Cerejais, Alfândega da Fè che celebra il 50º della sua fondazione. Il pellegrinaggio anniversario della seconda apparizione della Madonna di Fatima ha come tema per quest’anno: “ Cosa devo fare per avere la vita eterna?”. Mons. Josè Cordeiro anticipa che nella Cova da Iria parlerà di “ un messaggio di Speranza, quella così antica e sempre nuova del Vangelo della Speranza, del quale sono servitore. Attraverso il tema del Santuario e guardando Maria, la donna ammirabile della speranza, invita a dare la vita come offerta a Dio e agli altri nell’oggi della storia”. Mons. Josè Cordeiro è stato eletto Vescovo di Bragança-Miranda il 18 luglio 2011 e ed ha ricevuto l’ordinazione episcopale il 2 ottobre dello stesso anno nella cattedrale di Bragança. Invitato a valutare i primi sette mesi di servizio in questa diocesi, egli afferma: “Il bilancio di questi primi mesi come Vescovo della Chiesa di Gesù Cristo che pellegrina in Bragança-Miranda, è allegramente positivo e continua ad essere stimolante. Ho già ascoltato molti appelli e sfide e ho sperimentato nella preghiera, nel lavoro e nella relazione personale la croce festosa della Pasqua in questo Nord-est “Trasmontano” come molti monti di Speranza”. |
